le ricerche mediche: non fidatevi

Propongo un vecchio articolo intitolato “Lies, Damned Lies, and Medical Science“(purtroppo non l’ho trovato in italiano) uscito sull’internazionale del 7/13 gennaio 2011 che mi è tornato alla mente dopo aver letto il post sulla letteratura scientifica. Espone gli studi di Ioannidis, un ricercatore greco, sui metodi e sui risultati della ricerca medica.

E’ in parte critico verso gli atteggiamenti con cui vengono intraprese, selezionate e controllate le ricerche mediche e le loro conclusioni, Ioannidis sostiene che il 90% delle informazioni mediche pubblicate, sulle quali i medici si basano, sono tarate da un vizio di prospettiva. alcuni medici continuano a dare informazioni sbagliate dopo che esse sono state smentite ufficialmente, alcune ricerche si contraddicono, alcune ricerche vengono finanziate con il presupposto, forse a volte inconscio, del successo assicurato, il che è una contraddizione interna alla ricerca.

Verrebbe da equiparare la medicina ufficiale a quella alternativa, verrebbe da dire: se è questa la banda mi curo da solo d’ora in poi!! Cosa che io ho fatto realmente, infatti dopo aver girato un numero indecifrabile di medici in tutta Italia ho deciso di personalizzarmi una cura.

Queste non sono soluzioni del problema, se mai ce ne sarà una, ma solo sensazioni. Non possiamo abbandonare la ricerca perchè è afflitta da gravi problemi, ma non possiamo aspettarci che si risolveranno presto e neanche facilmente, quindi finchè non inizieranno ad essere pubblicate ricerche testate un numero aduguato di volte, anche noi dovremo fare la nostra parte informandoci su di esse e la loro attendibilità, modernado la loro sensazionalità, magari con dati statistici, e i dati statistici stessi, e infine non credere a tutto quello che il medico o qualche ricercatore ci dice.

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Questo è il link per chi volesse approfondire ulteriormente l’argomento, anche se dopo quel popò di articolo sarà dura leggersi un saggio medico-statistico.

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