Powers of Ten (1977)

Posted in Uncategorized on June 2, 2011 by tuztux

Forse uno dei più famosi corti di Charles e Ray Eames. Ancora oggi è piacevole da vedere il mondo in scala logaritmica.

Catalogue d’oiseaux (1956.1958)

Posted in Uncategorized on May 31, 2011 by tuztux

7 Livres di componimenti dedicati al canto degli uccelli. Olivier Messiaen (1908-1992) era così affascinato da questi suoni che andava nei boschi, cercava una razza di uccello e metteva in musica il suo canto. Consiglio la registrazione di Anatol Ugorski al piano, Deutsche Grammophon, 3 cd nei quali oltre a “Catalogue d’oiseaux” è presente “La fauvette des jardins”(1970-1972). Per non avere effetti collaterali quali sentirsi gli uccelli negli orecchi, è severamente sconsigliato ascoltare più di un pezzo alla volta. Buon ascolto: “Le Merle Bleu”

Capriccio n.24 con tuba

Posted in Uncategorized on May 31, 2011 by tuztux

Succesivamente al post precedente, ho trovato lo stesso pezzo, ovvero il Capriccio n.24 di Paganini, eseguito da una tuba anzichè dal violino, è incredibile come si riescano a distinguere tutte le note. Bella anche l’esecuzione al sax contralto.

Yannis Zouganelis, tuba.

Raaf Hekkema, sax contralto.

Jascha Heifetz

Posted in Uncategorized on May 24, 2011 by tuztux

Anche un po’ di musica da camera ci vuole.

Uno dei più grandi violinisti rimasti nella storia, quando suona non ha espressione, è una macchina da violino per la musica da camera, ma nella musica mette quello che cela col volto. Famoso per la sua tecnica infallibile e per il suo virtuosismo, ma anche per riuscire a esaltare ogni nota di un pezzo e per gli inconfondibili suoni che escono dal suo stradivari, ha inciso una delle registrazioni storiche più belle del Concerto per violino e orchestra in Re maggiore di Beethoven e dei capricci di paganini.

Steve Reich

Posted in Uncategorized on May 24, 2011 by tuztux

Un po’ di minimal

Corpo umano in 3D

Posted in Uncategorized on May 12, 2011 by tuztux

Human Body Maps un belllo strumento per chi studia anatomia, peccato l’abbia scoperto solo dopo l’esame.

Molto utile per avere un quadro generale del corpo umano, disponibile maschio o femmina. Per quanto ho visto io è molto fedele alla realtà, e anche se manca di particolarità o qualche volta salta un muscoletto, è comunque un bel corpo 3D.

bodymaps

il ritorno dello Jedi

Posted in Uncategorized on April 28, 2011 by tuztux

Ci sono un sacco di belle foto sul sito National Geographic, ma la più bella per gli appassionati di Star Wars sarà sicuramente questa; non ci vuole tanto a riconoscerlo:

wake up the box

Posted in Uncategorized on April 26, 2011 by tuztux

Ecco come passare le proprie giornate senza girarsi i pollici o studiare anatomia:  Wake up the box!

Ad alta voce e Dr. Djembè

Posted in Uncategorized on April 26, 2011 by tuztux

Lettura in onda di romanzi classici su Radio3, purtroppo all’una e quaranta di notte. Comunque sono presenti le registrazioni ascoltabili gratuitamente sul sito, serve solo real player. Piacerà ai fan delle letture animate e ai pigri che non hanno voglia di concentrarsi troppo prima di andare a letto, e non solo. Lasciamo il lavoro sporco a qualcun altro.

Per chi invece è appassionato di musica jazz e non solo, il Dottor Djembè diretto da Stefano Bollani e David Riondino sarà un piacevole ascolto. La ricerca dei musicisti più sconosciuti e la trattazione dei temi più astrusi in tono quasi sempre ironico. In onda sabato e domenica all’una, questa voglta di giorno.

Assainement 3: coltivare le connessioni

Posted in Uncategorized on April 25, 2011 by tuztux

In tredici anni di scuola non ho mai frequentato un (per)corso di informatica: non perchè non mi interessassero e decidessi per questo di saltarli, bensì perchè la scuola non ce li ha mai proposti. Adesso consulto regolarmente la rete per motivi di studio, di svago, ho un blog e videochiamo i miei parenti in Argentina. Quindi se ne deduce che “per usare internet non c’è da imparare quasi niente”.

Basta che in famiglia ti lascino a disposizione un PC collegato e in poco tempo sei in grado di stabilire connessioni e di stare online. E poi? Come ti districhi nella rete? Come vagli le informazioni? Come le connetti alla tua realtà? Credo che l’individuo necessiti di una serie di competenze, di savoir-faire, che la scuola, troppo impegnata a snocciolare nozioni e a rincorrere programmi, non sia in grado fornire. Ma è di questo che noi, oggi, sentiamo il bisogno, anche per rendere democratica la conoscenza: non è necessario che si studi la storia di date e di battaglie, non a tutti rimarrebbero in mente e servirebbero a poco, mentre è importante che si abbiano gli strumenti critici che ci permettano di decodificare gli eventi storici in una catena di cause ed effetti, di flussi e riflussi, di trasformazioni.

Ciò di cui sento il bisogno è la capacità interdisciplinare di utilizzare connessioni e collegamenti che si rivelino funzionali ai nostri progetti di apprendimento e di vita.

Coltivare le connessioni” mi ha fatto pensare al fil “the Millionaire“, alla capacità di connettere le proprie esperienze, gli incontri, i sentimenti in una rete che permetta di conquistare un obiettivo.

Il protagonista del film si ritrova al centro di un intreccio fra ricordi, amori, paure e vita comune che egli, tecnicamente, utilizza per conquistare il proprio fine e trionfare sulla vita.